COVID-19, NOTA SULLA SOSPENSIONE DELLA STAGIONE SPORTIVA 2019-20
Abbiamo sperato non arrivasse la temuta comunicazione, fino all’ultimo abbiamo contato che almeno una coda della stagione si potesse salvare, anche solo per darci un appuntamento sensato e non solo immaginario alla prossima 2020/2021, che a questo punto si configura come un salto nel vuoto o un viaggio sulla luna. Per dire di una cosa più irrazionale che seriamente programmata. Ma tant’è: questo è il tempo che ci è dato di vivere. E’ giusto sia andata così. Lo sport, anche quello dilettantistico, è popolare ma non fuori dal mondo. Lo abbiamo detto tutti in questi giorni surreali: la salute prima di tutto, il resto verrà poi, ogni cosa a suo tempo. Dove per salute si intende benessere psicofisico, relazionale, sociale e civico. Perché la pandemia non sta minando solo il corpo , il fisico dei contagiati. Sta minando le basi della civiltà moderna. Cosa sarà ora? E’ la domanda che tutti ci poniamo. Sta a noi, alle nostre sensibilità e capacità cogliere le opportunità di crescita ed evitare i rischi.
La stagione è stata sospesa: COME E QUANDO E DA DOVE le attività potranno riprendere mentre scriviamo queste note ancora non lo sappiamo, perlomeno non ufficialmente, la sola fonte che ora conta, qui i “sentito dire” non valgono. Direi che ci sono due sole incertezze al momento: se a giugno potranno riprendere le lezioni di minibasket in senso stretto (pulcini, aquilotti, scoiattoli), se sarà confermato il torneo U18 di Tarvisio. Appena potremo dire una parola al riguardo ci faremo vivi. Al momento è tutto fermo.
Non so nemmeno se si terrà la riunione che avevo auspicato con le società promossa da FIP al fine di concertare i termini della ripresa. Credo che, finché sarà in vita il DPCM sulle restrizioni ai contatti, no.
Ad ogni modo, nessuno di noi pensi che quando – e nessuno può ancora dire quando sarà – torneremo in palazzetto i bimbi, i ragazzi, junior o senior, potranno allo stesso modo andare in spogliatoio, cambiarsi, sgomitare per afferrare – prima di altri – il pallone, magari già in magazzino o alla peggio in corridoio e palleggiare e andare subito a canestro e quando sarà stanco andare al tavolo dei giudici di campo e lì sedersi perché da lì si possono pure dondolare le gambe, esercizio impossibile dalle panche. NO! Non sarà più cosi e, se capisco bene, credo che pure i coach non potranno più limitarsi agli apprendimenti ora noti e conosciuti, quelli che li hanno resi celebri nel mondo del basket, credo che saranno chiamati a MISURARSI CON ALTRE MATERIE E DISCIPLINE alcune intuitive, banali, legate al buon senso: igiene… altre magari da acquisire con NUOVA FORMAZIONE PER ADULTI: pedagogia, capacità relazionali, educazione civica…; DETTO ALTRIMENTI: non ripartiremo da dove ci siamo fermati. E questo per via delle norme legislative , ma pure a causa dei segni, delle ferite che la pandemia avrà lasciato in ognuno di noi: atleti, bimbi, ragazzi, famiglie, sponsor – grandi e piccoli – dirigenti, legali rappresentanti, tecnici, coach.
A QUEST’ULTIMO RIGUARDO: le norme federali indicheranno le SKILLS per le necessarie abilitazioni regolamentari ad allenare, ma OGNI SOCIETÀ sarà sollecitata a decidere il VALORE AGGIUNTO che in campo educativo e formativo sarà capace di offrire e garantire, anche per differenziarsi dai potenziali concorrenti quanto a proselitismo, reclutamento e conseguente politica delle rette/corsi.
CHI HA NASO E FIUTO deve già iniziare a pensarci. Il nostro territorio è ricco di società che formano discreti cestisti, quasi tutte meglio di noi. Scarseggiano le SCUOLE DI BASKET per formare buoni cestisti e valenti persone e cittadini.
RIASSUMENDO:
- Tutte le attività della stagione formalmente ancora in corso sono sospese;
- Quindi anche allenamenti, riunioni e campionati;
- Appena sapremo qualcosa su allentamento della morsa delle restrizioni e sarà possibile valutare una breve ripresa delle lezioni di minibasket e del torneo U18 di Tarvisio faremo sapere;
- Nel frattempo il Pres. appena possibile convocherà prima una riunione del direttivo per la assunzione degli orientamenti di massima per la nuova stagione;
- Ritengo che sia opportuno riunire il direttivo comunque quando avremo anche una qualche idea sulla conferma degli sponsor, main sponsor e piccoli. Bisognerà innanzitutto vedere quanti saranno ancora vivi dopo la pandemia;
- Quando avremo le idee chiare sui campionati ai quali intendiamo iscriverci e con quali roster, prima il Pres contatterà individualmente i dirigenti ed i tecnici ancora disponibili ad impegnarsi alle condizioni che saranno date e poi sarà convocata una riunione di staff per concordare la armonia tra i diversi segmenti quest’anno inutilmente cercata fino a quando COVID-19 ha risolto in qualche modo i problemi.