E’ proprio vero che l’età porta al narcisismo della introspezione del confidenziale , del mettere in piazza tutto, anche le cose più intime. Parlo di me non di Lorenzo ma credo valga anche per lui che è sempre stato un “tenerone”. Non so se sia un bene o un male, facciamo che è un bene.
Sabato scorso 3 settembre – dopo il mesto saluto al grande coach Aldo Campanotto – e prima della chiusura del ritiro dei nostri prossimi Under 15 e 16 elitè in mezzo ai due eventi c’è stata la bella cena baskettara per festeggiare Lorenzo.
Mi soNO trovato per alcune ore in mezzo ad un gran bel clima sportivo,di basket soprattutto ma non solo. Ero il meno titolato ad essere lì, ma Lorenzo , memore degli anni trascorsi a Tarcento mi ha fatto il regalo dell’invito. Lorenzo venne a Tarcento per allenare la prima squadra – allora come oggi in “serie D ”, a metà anno sportivo, quando si rese necessario togliere il timone al giocatore/coach Andrea Jurich, a sua volta subentrato ad Andrea Toffoletti, perché dopo 6 mesi di difficile sperimentazione del doppio ruolo toccò prendere atto dei pessimi risultati, più di clima che di classifica. Non fu facile portarlo a Tarcento, innanzitutto perché il cambio di cavallo in corsa non piace a chi lascia ma nemmeno a chi riceve e poi perché Lorenzo era alla fine del “Progetto Snaidero” che infatti l’anno dopo non si tenne più . Ricordo l’incontro con Patron Edi nel suo studio in azienda per accertarmi che la cosa non lasciasse strascichi nei nostri rapporti. Alla fine Lorenzo venne, allenò la prima squadra per tre anni , dopo il primo anno- assistito da Lorenzo Bulfoni- oltre alla prima squadra , in una partnership allargata prima con il solo Feletto e poi pure con Povoletto – allenò pure il vivaio giovanile da Under 15 .. fino alla Under 17 élite. Senza scivolare in una contabilità da ragioneria, il bilancio è stato brillante e da tutti ricordato con grande affetto: la prima squadra dalla D passò alla C/2 oggi Silver, vincendo due volte consecutive il torneo Friuli Doc, il vIvaio giovanile raggiunse l’élite. Sono stati gli anni che a Tarcento hanno visto passare ragazzi che poi abbiamo incrociato da tante parti e che ancora ci vengono a trovare. Ne cito a caso alcuni per tutti: Marco Battistutta, Luca Iannizzaro, Emanuele Tomic, Jonathan Menon , Damiano Gabrici, Fabio Gozzi, Alessandro Rosso, Max Zampa, Andrea Zucchiatti, Andrea Dri, Federico Ellero, Simone Micheloni, Stefano Antena, Stefano Tomat, Marco Munari, Federico Bagnarol,ShashaDri, Michel Adami.
Però di Lorenzo due sono i ricordi che mi porto fortissimi e che qui voglio citare: l’incoraggiamento in ospedale durante la degenza ed il ponte telefonico con lo spogliatoio notturno per consentirmi di seguire da sotto le lenzuola in diretta i play off non potendo io seguire di persona le partite in Palazzetto in casa né in trasferta. E poi, quando – intuendo il mio imbarazzo tre anni fa – mi disse con la signorilità e generosità che lo hanno sempre contraddistinto “ guarda Pres… secondo me si è chiusa una fase, un ciclo .. come sai io a Tarcento mi trovo benissimo .. però è ora di passare la mano” .
Non è facile entrare ma ancora più difficile è ..uscire di scena.
Quindi andando a festeggiare i 60 anni di Lorenzo, ancora una volta è più quello che ho ricevuto di quello che ho dato.
Anche perché passare qualche ora con, cito sempre a caso e senza un ordine : Enzo Cainero, Davide Micalich, Achille Milani, Gigi Colosetti, Paolo Bosini, Paolo Montena.. e tanti altri ancora, non capita tutti i giorni.
La serata mi è servita molto , mi è stata molto utile. Io lavoro sempre anche quando dovrei fare altro. Come qualche ora prima, nel post esequie di Aldo a Rivignano, con i tanti dirigenti e giocatori incontrati e salutati, ho raccolto graditi incoraggiamenti e importanti conferme negli obiettivi di ripartenza che ci siamo dati per la prossima stagione. Così il giorno dopo sono andato più carico a salutare i ragazzi delle Under élite che hanno chiuso a Tarvisio l’intenso e brillante ritiro. (A T)