Società, Tarcento Basket

I DUE GIORNI PIÙ IMPORTANTI DELLA TUA VITA: QUANDO NASCI & IL GIORNO CHE SCOPRI PERCHÉ! (cit.Mark Twain)

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Un bilancio tra luci ed ombre degli ultimi 2 week end di Tarcento Basket

Per fortuna ci viene in aiuto il grande scrittore statunitense – celebre soprattutto per i suoi aforismi– altrimenti non avrei saputo come sintetizzare in poche parole senso e cronaca degli ultimi due we di Tarcento basket.

Non che noi si abbia mai preteso di imporre o anche solo aspettarci che i ragazzi pongano il basket al vertice apicale delle loro ambizioni e attese: per chi studia lo studio e per chi già lavora il lavoro vengono prima. Ben lo sappiamo e non intendiamo interferire. Ma onn avendo mai dichiarato obiettivi di vertice di classifica per nessuna delle squadre alle quali concediamo logo e colori, maglia e nome, ci sentiamo autorizzati a raccogliere almeno: dedizione , impegno, costanza, serietà, sudore , fatica , attaccamento, fair play. In una parola : ci aspettiamo che il nostro gioco abbia sempre – dagli scoiattoli, passando per le giovanili – fino alla prima squadra un senso trasparente , condiviso e compiuto.

In caso contrario , la domanda “ ma noi qui che ci stiamo a fare ….” ? rimane priva di persuasiva risposta.

Ciò nulla toglie al valore e al significato della bellissima – meritatissima vittoria della prima squadra nel difficile e inviolabile campo del bunker di Alba Cormons, non per nulla prima in classifica nella poule, ora insidiata da vicino dai nostri ragazzi. Se parliamo di luci ed ombre è perché la prima squadra, è vero, ha dominato a Cormons, stando sempre avanti di 6/8 punti, anche per rimediare alla pessima figura in casa della settimana prima contro Santos, dove si è perso praticamente senza mai essere stati in campo, ma anche perché al buon bilancio della prima squadra fa da contrappeso quello pessimo delle giovanili.

 

UNDER 13 , il sole è nuovo ogni giorno ( cit. Eraclito): …. “tranne che per i ragazzi di Under 13. La citazione del filosofo greco, rovesciata ben si presta a dire degli ultimi incontri della più sgangherata delle nostre squadre giovanili. Anzi sarebbe ancora meglio dire “ la notte è sempre la stessa “ . Sarà perché da molto fermi – a causa di festività ponti, gite scolastiche , calendario di campionato , infortuni e malattie di stagione, però – scesi in campo la scorsa settimana – contro il gagliardo ma non invincibile Majano- non hanno solo perso ( e fin qui .. pace… ci siamo abituati e nessuno ha chiesto o si aspettava lo scalpo dei collinari ), hanno fatto una figura indecente , della quale non sembrano nemmeno essersi resi conto. Praticamente tutti.. non si salva nessuno, tranne – forse – Stefanino per l’impegno e la grinta , premiati da un bel canestro. Non è il caso di cercare alibi , nella pausa , né nascondersi dietro il “ si sono dimenticati tutto ciò che avevano imparato”. Perché è tutto da dimostrare avessero imparato qualcosa.

Ormai – dopo averle provate tutte: rinforzo dello staff tecnico, supporto alla autostima… , sono arrivato ad una ferma convinzione che sabato prossimo illustrerò – con argomenti e dati oggettivi – ai genitori, contando su ascolto e condivisione : questo manipolo di ragazzini ( sì manipolo , perché non è una squadra .. è un assembramento casuale e disordinato ) , così com’è è giunto al capolinea , non può andare oltre , men che meno aspirare al campionato Under 14, ne uscirebbe distrutto. E ciò sarebbe inutile e pernicioso per la società ma in primis per i ragazzi . Loro non crescerebbero né maturerebbero di un millimetro, la società non investirebbe nel proprio futuro . Bisogna inventarsi qualcosa nelle prossime settimane per sparigliare le carte.

 

Under15 elite : “avevamo una lunga giornata di fronte a noi, ma, per fortuna, ci saremmo arrivati soltanto minuto per minuto” ( cit. Richard Brountism).

D’accordo- ragazzi- non vi facciamo fretta , però arrivateci. Devo dire che degli insuccessi delle giovanili, quelli che più mi fanno soffrire sono i loro, perché i più incredibili e vistosii : perdere – ancorchè’ solo di un punto, per di più 83 a 82 – contro il CSB Manzano, dopo averlo già più volte sconfitto, a casa nostra e nel triangolo della sedia, fa male e porta a riflettere. I ragazzi danno l’impressione di mettercela tutta, almeno quasi tutti, poi c’è sempre chi fa e può fare di più e chi di meno come in tutti i gruppi, ma in campo.. fanno una confusione che metà basterebbe ed avanza. Però- come dire ? – … fanno tenerezza.. perché recitano la loro parte molto bene, sembra o fanno sembrare che la colpa non sia nemmeno loro: fanno credere che gli si sarebbe chiesto troppo, che li si fa giocare in campionato in continuazione – senza tregua – e che l’allenamento sia un optional facoltativo. Quando invece dovrebbe essere il contrario .

Ma – al riguardo le responsabilità e colpa sono tutte nostre , loro non centrano. Sta di fatto che sembrano figli di nessuno, allo sbaraglio. Sentiamo la responsabilità di non perderli e di fare loro una proposta accattivante e degna di essere accolta.

 

Under16 elite ogni giorno è un nuovo giorno ( cit. Ernest Hemingway) : d’accordo- cari ragazzi diUnder 16 elite – ma non per questo dobbiamo sempre iniziare da capo. Ogni tanto sarebbe bene consolidare il consolidato e da lì ripartire per salire ogni volta di uno scalino più in alto . Invece, l’impressione che Under 16 sempre ti lascia è che tutto sia precario, instabile ed in discussione. Qusto disorienta, almeno me. Certo sarebbe poco coerente , serio ed onesto farsi guidare – nella valutazione – solo dalla doccia scozzese dei risultati altalenanti del campionato. Per cui il giorno in cui vinci con Azzurra o con Codroipo va tutto bene e tutto fila liscio, mentre se una volta perdi con Azzurra – ed è questo il caso, per di più tra le mura amiche , dopo averla sconfitta tra le mura avversarie all’andata – prevalgono sconforto, delusione e disfattismo. No questo non andrebbe bene . Diciamo piuttosto che forse la partita è stata presa sottogamba, proprio perché all’andata abbiamo prevalso nettamente e con ampio margine, ma c’è anche dell’altro. Come al solito o come altre volte: non sempre e non tutti concentrati, a volte qualcuno alla ricerca del colpo magico risolutore in solitaria, qualche timore di troppo nelle penetrazioni o nei contatti fisici. L’attenuante c’è eccome: gli avversari tutti con un tonnellaggio superiore ed una larghezza di spalle più ampia e una propensione al gioco duro ostentata persino con fierezza. Ma – direi – è mancato pure stavolta il magheggio per rovesciare la mala parata al momento giusto ed opportuno, è mancato il coupe de teatre.. Solo che al riguardo il problema è più della panchina che della inventiva dei ragazzi. E’ vero: Azzurra ha eretto attorno al proprio canestro un muro invalicabile. E’ persino sembrato a sprazzi che intendessero giocare solo in difesa. Ma non è solo così: diciamo che il sottocanestro – in difesa ed in attacco lo hanno presidiato molto meglio di noi, e che i rimbalzi li hanno presi quasi tutti . Per cui – almeno questo è il mio parere , che non voglio tacere – intestardirsi come si è fatto per quasi tutta la partita , da parte un po’ di tutti i ragazzi a prescindere dai ruoli sui tiri dall’esterno, magari da tre punti si è rivelato fallimentare.

Ecco- questo è il punto che accomuna le due Under: 16 e 15 – arrivati quasi a fine campionato ed in vista del prossimo si può già anticipare che: il progetto iniziato lo scorso anno al e con il ritiro di Tarvisio- può e deve essere riproposto, l’investimento su questi ragazzi non si può fermare qui, deve andare oltre , ma va aggiornato , ritarato. La prossima settimana ne parleremo già con i ragazzi e le famiglie. Sentiremo , staremo a vedere e riferiremo.

 

 

Minibasket scoiattoli, “non v’è che un giorno ricordi tanto ciò che ricorda , quanto ciò che è ricordato”(cit. Marco Aurelio):

 

Come dire: non c’è storia… ogni partita fa storia a sé… si ricomincia sempre da capo; solo che se a dirlo è Marco Aurelio sembra una grande figata , altrimenti una grande stronzata.

D’accordo. Però… anche qui c’è un però. Nelle giovanili – almeno in Under13 sicuramente ma pure Under 15 e 16 ci vanno giù pesante, la litania perseverante è : mancano di fondamentali.. Convengo. Ma se io vedo che i piccolissimi avversari non dico fanno già un mezzo “arresto e tiro”, ma ci vanno molto vicino, mentre i nostri corrono da un lato del campo all’altro a velocità tale da stremare e quando sono a 7/8 metri dal canestro avversario tirano la palla sulla luna, qualche domanda mi pongo. Se vedo gli avversari smarcarsi, rimettere bene , in palla alta prenderla e passarla ai compagni , non accalcarsi ma tentare smarcamenti che sembrino schemi di gioco, mentre i nostri uno sopra l’altro, fino al punto di farsi male da soli, rimettere regalando sempre palla all’avversario, idem in palla alta , continuo a interrogarmi. Ho capito: se gli avversari scendono da Tolmezzo è perche da piccolissimi giocano al freddo nelle valli e crescono robusti e coraggiosi, se salgono da Udine è perché là si pesca in un bacino demografico più ampio e contro la statistica nulla si può. Come contro la genetica: se i nostri genitori mettono al mondo pargoli smilzi, mingherlini e paurosi, è una fatalità:

Ma noi .. che ci stiamo a fare ?Non sarà che per i fondamentali prima è troppo presto poi siamo oltre il tempo massimo ? (at)