Alessandro Colmano farà triste compagnia a Marko
Durante l’incontro casalingo, vs Collinare Fagagna, Alessandro, ad un minuto dal suono del fine partita, è nuovamente caduto male sulla caviglia del piede sinistro, che già lo aveva tenuto a riposo per una settimana. I dolori sono stati subito fortissimi. La preoccupazione nostra dei compagni, altrettanto sapendo che si è trattato di una pericolosa aggravante, su una caviglia già in parte e da poco compromessa e pertanto fragile. In pronto soccorso risonanza e tac e lastre hanno consentito di assicurare che la temuta frattura è scongiurata. Ma certo i medici hanno decretato che stavolta il riposo non può essere breve come la volta precedente. Almeno un mese di riposo totale e poi una ripresa lenta con inevitabile fisioterapia. Quindi assai probabilmente che anche per Alessandro il campionato si chiude qui. La partita è andata come sappiamo, quanto a risultato finale. Comunque più che decoroso e a tratti anche sofferto da parte degli avversari, forse la squadra più solida tra quelle finora incontrate. I miglioramenti visti in campo lunedì quanto ad intensità, agonismo, apertura di schemi e di gioco sono stati in buona misura anche merito di Alessandro Colmano.
Certo è che se la fortuna è cieca, la sfortuna ha ottima vista. Al grande dispiacere per l’infortunio di Marko, e a due partite dalla fine di un campionato e una stagione che dire anomali e strani è dire poco. Ora si aggiunge quella per Alessandro. Entrambi fino a metà giugno non si potranno allenare né giocare. Tutti gli atleti sono a pari modo importanti e necessari, anche se nessuno deve e può essere indispensabile. Però Alessandro oggi come ieri Marko non sono ragazzi, giocatori qualsiasi. La loro storia, la loro crescita e formazione, il loro identificarsi nei colori della maglia indossata ne hanno fatto negli anni un simbolo, una bandiera. Le loro lealtà, simpatia, correttezza sempre a tutti trasmessa, compagni, avversari, arbitri .. ne hanno fatto figure autenticamente carismatiche, il carisma non concesso da autorità esterne, ma conquistato sul campo, giorno dopo giorno, con i fatti, molti, e le parole, poche ma giuste e quando servono. Alessandro in particolare, a Laipacco, assente il capitano Martino Seravalli, ha preso il suo posto a conferma che in questa squadra il nucleo storico e fondativo di Tricesimo (Colmano A e G, Francesco Masci, Martino Seravalli, Giovanni Gaier, al momento quest’ultimo impossibilitato per impegni universitari e familiari) sono stati il cuore e la mente della resilienza di Tarcento Basket, perché qui dopo la partenza originaria tricesimana hanno trovato il loro ambiente, le loro amicizie , le motivazioni a non spegnere un fuoco che scalda le menti e i cuori e conduce ad orizzonti di senso e motivazione.