Il pres.; tarcento basket e i 5 uomini sulla cassa del morto
Non è la prima volta che di fronte e assieme a centinaia di ospiti, per allietare la festa , oltre al buon cibo e al buon bere , invece dei soliti noiosi discorsi, il Pres Alessandro Tesini – in uno sforzo per lui quasi impossibile- dice poche parole e poi lascia il posto ai testi e ai brani della band- artisti di strada – i pirati “ I 5 uomini sulla cassa del morto”. Così è stato anche stavolta. E , se è possibile , con un apprezzamento corale e molto condiviso. Alessandro ha ripercorso i momenti salienti della sua vita e d’intesa con la band, dopo alcune parole di annuncio , ha ceduto il microfono agli amici della band, che nel loro repertorio hanno scovato il brano più coerente con il momento citato. Di seguito riportiamo la scaletta e poi un curriculum della band “ I 5 uomini sulla cassa del morto”
NOTA BENE: I brani richiesti /desiderati/ suggeriti sono qui elencati in ordine cronologico nella mia vita e così sono stati eseguiti
- Torviscosa: sulla mia carta di identità c’è scritto nato a Palmanova, solo perché sono nato nel reparto maternità di quell’ospedale. In realtà- pur avendo vissuto ed domiciliato in tante città: Torviscosa, San Giorgio di Nogaro, Cervignano, Budrio di Bologna, Roma, Milano , Udine , Bruxelles, in tutte le capitali della UE, e ora a Tarcento- alla domanda “ di dove sei ?” mi è da sempre spontaneo rispondere “ di Torviscosa” . Mi sento uno della bassa, di Torviscosa in particolare di cui avverto ancora gli odori– della fabbrica, delle stalle , dei campi- della marina e della roggia paludosa- ma anche i profumi – dei frutteti, dei salici del viale, della piscina, dei tendoni del teatro, della gelateria Bar Bianco ,dell’erba del campo sportivo, della terra, del campo da tennis, delle poltrone in pelle del circolo impiegati, dei buffet del ristorante Ristoro, della edicola cartoleria Pascutti, della gelateria Abbate Matteo dove prendevo il cono da 10 o anche 5 lire, dei grissini del panificio, del baccalà della cooperativa consumatori, del riso al latte il sabato e della minestra di fagioli il venerdì della mensa dell’asilo. Il fascino di una città industriale, costruita – anche urbanisticamente – attorno alla fabbrica, caso unico in Italia , forse solo assieme ad Ivrea. Tema: le origini, i ricordi ma anche gli incubi della infanzia. Brano eseguito: profuo di casa
- Il compagno di scuola e di una vita: vicino di casa, compagno alle scuole elementari, poi alle medie. Al liceo ci siamo separarti : lui al classico , io allo scientifico, lui un mezzo genio – ingegnere , oggi dirigente e capo ricerca al CNR- io mi sono dato all’associazionismo, alla imprenditoria sociale e poi alla politica /istituzioni. Intere estati passate a discutere del mondo e di tutto la sera e la notte intera in giardino. Da sempre è il primo ogni 13 gennaio la mattina presto a chiamarmi per gli auguri.Brano eseguito: tadon
- La mitica V B della maturità del 1972: una classe straordinaria, che non si è mai persa di vista, diplomatasi nel 1972 e poi periodicamente ritrovatasi, leader anche nell’autunno caldo studentesco udinese per i suoi molti leader di quel movimento: Luciano Lizzero, Paolo Valcic, Francesco Zamparo, Aldo Boccaccini, Eliana Rossi, Alessandro Pavoni. Stasera sono tutti qui a fare festa con noi.
- Le ACLI e l’ENAIP: già all’inizio del 1972 ho iniziato a bazzicare nelle ACLI, ma la sola dimensione associativa non mi appagava, avvertivo la necessità di esprimermi più in forma imprenditoriale, così assieme a molti – stasera qui presenti – abbiamo dato vita all’ENAIP.
- ………E ARRIVA ANCHE LA POLITICA : sono gli anni del pendolarismo Udine / Roma, che poi sfocia nell’approdo alla politica. Tema: il non tirarsi indietro, il fare qualcosa per il bene comune
- ILCASUALE SBARCO A TARCENTO: città con la quale nulla avevo da spartire, il primo incontro con le sue migliori espressioni culturali e associative: la banda di COJA E IL CHINO ERMACORA, oggi qui con noi.
- EPPOI ARRIVA IL BASKET: i fondatori del basket tarcentino sono con noi, ma anche i finalisti di coppa Italia 2016.
- COME QUELLI DELLA NAJA, ANCHE QUELLI DELL’OSPEDALE SONO AMICI CHE NON DIMENTICHI MAI. Ci sono 2 amici che sono stati in camera con me al Santa Maria e al Gervasutta.
- TAGLIO LA TORTA CON MIO NIPOTE E I CAPITANI DI TUTTE LE SQUADRE DI TARCENTO BASKET: UNO SGUARDO AL FUTURO.
CHI SONO I CINQUE UOMINI SULLA CASSA DEL MORTO
In poco più di tre anni di attività insieme si sono esibiti in numerose occasioni nella loro regione (Friuli Venezia Giulia), tra cui l’apertura a Tre Allegri Ragazzi Morti, Officina della Camomilla e Creedence (in seguito alla vittoria al Ciao Luca Contest) e la partecipazione all’edizione 2015 di Folkest. Hanno partecipato alle ultime tre edizioni del Ferrara Buskers Festival (tra cui una come gruppo invitato) e nel 2016 sono stati finalisti al Premio Fabrizio de André.
Con la loro musica cercano di unire il cantautorato italiano alle sonorità della musica popolare, in particolare irlandese, con influenze dal folk- rock britannico (Mumford and Sons, Coldplay) e dal folk italiano (Modena City Ramblers). Cantano spesso a più voci melodie semplici e allegre ma anche intime e sentite, accompagnandosi con chitarre acustiche, basso, batteria e violino, alle volte ukulele, pianoforte e percussioni. Con le loro canzoni, che parlano di vita quotidiana e di temi in cui tutti possono riconoscersi, puntano a coinvolgere ed emozionare il pubblico, con semplicità ed energia.
Il 7 aprile 2017 è uscito il loro primo disco, ‘Blu’, composto da nove brani inediti. Autoprodotto insieme alla guida del fonico Edoardo Robert Elliot, è stato registrato e missato nel corso del 2016 tra Cividale e Ferrara ed è stato masterizzato a Los Angeles da Bryan Lucey. E’ disponibile su tutte le piattaforme online e in copie fisiche.
Dopo la pubblicazione del loro primo disco “Blu”, si sono esibiti nel corso dell’estate 2017 in numerose occasioni nel Nord Italia, tra cui la partecipazione al festival Collisioni a Barolo il 15 luglio, la partecipazione per tre giorni al Ferrara Buskers Festival e l’apertura al concerto dei Franz Ferdinand il 2 settembre. Attualmente stanno continuando l’attività live e progettando la produzione del loro secondo disco.
Alberto Corredig – Chitarra acustica, banjo, percussioni, voce
Davide Raciti – Violino, ukulele, metallofono, percussioni, cori
Francesco Imbriaco – Chitarra acustica, melodica, tastiere, percussioni, voce
Leonardo Duriavig – Basso, cori
Alberto Marinig – Batteria, Cajon, percussioni