Il percorso degli esordienti registra altre due sconfitte, entrambe caratterizzate dalla scarsa precisione in fase realizzativa. I tarcentini infatti hanno sprecato la maggior parte delle situazioni di gioco create, che sono state più numerose rispetto a quelle create dagli avversari. I punteggi sono stati TARCENTO-Feletto 16-29 e Povoletto-TARCENTO 34-27.
L’under 14 riusce invece a sfruttare al meglio l’occasione di tornare alla vittoria contro una squadra in posizione di classifica più bassa.
Domenica mattina ha ospitato e superato per 92-43 la LIBERTAS PASIAN di Prato. La chiave della vittoria è stata la difesa e la conseguente possibilità di correre in contropiede.
26-12,48-21,69-29 i parziali.
Tabellini: colombo 24, D’Antoni 21,Pesamosca 18,Avramovic 10, Londero 6, Sbalchiero 4,Revelant 2, castellani 2, vidotti 2, Serci 2, Rottaro 1.
Partita a due volti: inizio folgorante dei biancoverdi di Mascia, che al riposo lungo vanno in spogliatoio avendo già doppiato i latisanesi, forse perchè ancora storditi dalla lunga trasferta. Certo che andare a riposo con 50 a 32 , è difficile non pensare che sia già chiusa, anche perchè il dislivello delle due squadre è fin troppo evidente in tecnica, talento ed intensità, mentre gli avversari sono distratti, disuniti, poco precisi, litigiosi tra di loro. Ma questa volta hanno un’arma in più: forse perchè ancora fresco dell’aria di casa, nonostante la sconfitta di sabato scorso, Lorenzo Bettarini che in veste di dirigente accompagnatore, dalla panchina dà consigli utili per il posizionamento dei giocatori, e nel riposo lungo in spogliatoio si esibisce in una salutare strigliata.
Fatto sta che al rientro, Tarcento inizia mantenendo il vantaggio fino a metà terzo quarto, un vantaggio di 10 punti che si porta fino a 15/20 grazie alle triple di zanghi, ai tiri precisi e agli assist di Edo Rizzo, alle penetrazioni efficaci di Fasiolo e Gonano sempre vincenti sotto canestro. Ma con il passare del tempo, l’armata Brancaleone di Latisana erode punto dopo punto il vantaggio dei padroni di casa fino a ridurlo a 6 punti a fine terzo quarto. Ringalluzziti, gli avversari cominciano a credere, in campo e soprattutto in panchina che il miracolo sia possibile. Che non sia solo un miraggio, è dato anche dallo sbandamento dei nostri ragazzi che perdono quasi totalmente di intensità, complice pure la rotazione per dare a tutti la possibilità di giocare, certo è che quando in campo non è il quintetto titolare, la differenza si vede.
Così paradossalmente a metà quarta frazione di gioco le due squadre si ritrovano in parità di 51 a 51; a quel punto, tra panchina, pubblico, dignità dei giocatori, i nostri ragazzi ritornano alla intensità iniziale e con la guida di un Edo Rizzo nel quali i compagni vedono sempre più nettamete il punto di riferimento al quale ricorrere quando serve qualcosa in più, una sorta di allenatore in campo, di guida spirituale e morale, ruolo nel quale comincia finalmente a roconoscersi e a trovarsi bene Edo per primo, vincendo la sua proverbiale ritrosia e modestia, anche grazie ai risultati che lo ripagano, perchè Edo è fato così: deve essere convinto di una scelta per farla e più che alle parole crede ai fatti. Da segnalare pure oltre la media Dejan Stojanovic, Gonano e Fasiolo. Nota di colore, ma molto di più ed indicativa del buon clima: i ragazzi che dopo una intensa partita s fermano ad allenarsi con la prima squadra Edo e Dejan, oltre al già arruolato Paolo Ferracin e poi si aggiungono alla allegra brigata della griglia del martedì, questa volta offetta da capita Klaus Munini, per pegno a causa del cercato tecnico come segno di insofferenza per il troppo tollerante arbitraggio di sabato sera.