Società, Tarcento Basket

Siamo uomini o caporali?

tesini

SUPERBIA : PECCATO CAPITALE, SUPERFICIALE INDIFFERENZA: L’OTTAVO PECCATO

Sicuri che sia il bello del basket ? Secondo i più – di solito neofiti incompetenti, o persone almeno banali, nel basket – il bello –comunque ciò che lo differenzierebbe di molto e in meglio dagli altri sport – sarebbe che nulla è mai certo , almeno fino al suono della sirena al 40° minuto di gioco effettivo, e che i pronostici sarebbero tutti esercizi di ” gufi menagrami”. Non so se sia proprio così, perché se così fosse dovremmo oggi festeggiare, alla grande.

Ma io non ci riesco. Anzi- ancora una volta – voglio fare il rompiscatole

Eh… si perché – e qui parlo della prima squadra – dopo aver battuto il turno precedente la prima in classifica ALBA Cormons, sia pure in casa ( ma non è questo ciò che conta ) la settimana successiva buscarle dall’ultima in classifica Muggia per quanto a casa loro ( ma anche qui non è ciò che conta ), dopo essere stati in vantaggio anche di 17 punti il primo quarto, e questo invece conta e pesa moltissimo . E la dice molto lunga. E’ vero, siamo riusciti a rimontare due volte e a costringere Muggia al supplementare prima di concedere loro il referto rosa, che – sia chiaro – hanno meritato. Anzi, dopo aver ormai visto tutte le squadre di campionato, c’è da chiedersi come mai Muggia sia ultima e – dopo averci sconfitti – a 10 punti. Ma – sempre perché questo sarebbe il bello del basket – qualcuno primo e qualcun altro ultimo deve pur farlo… Eppoi- e qui veniamo a UNDER16 elite si può accettare – in silenzio e non commentare – che il turno successivo alla bella vittoria a Trieste , contro Azzurra , seconda in classifica, le buschi da Alba Cormons che già aveva sconfitto all’andata per di più in un palazzetto che a dicembre sembrava un freezer ?

 NO IO NON ACCETTO, NON CI STO : per quanto riguarda i ragazzi di UNDER16 me la cavo velocemente e dico loro, anzi ripeto : non li ha obbligati nessuno a optare per il campionato élite; avrebbero – più modestamente e umilmente , ma anche realisticamente, accontentarsi di quello regionale. Per cui mi sento autorizzato a dire loro in faccia e con tono arrabbiato:

1.volete, la sera prima di un incontro importante uscire di casa e fare festa ? Lasciate stare l’élite, non fa per voi.

2.Volete dormire sul divano fino a 5 minuti da palla alta ? Lasciate stare l’elite , non fa per voi.

  1. Volete giocare solo se il babbo fin troppo servizievole vi porta il borsone a metà riscaldamento ? lasciate stare l’elite, non fa per voi.
  2. Volete giocare un alto minutaggio , anche se dopo pochi minuti siete cotti e bolliti e non capite più una minchia ? Lasciate stare l’elite, non fa per voi.
  3. volete giocare un alto minutaggio con l’approccio del salvatore della patria , che risolve ogni situazione con i propri magheggi, straffottendosi della squadra? Lasciate stare l’élite, non fa per voi

Insomma , come dice appunto Totò : siamo uomini o caporali ?

La metafora è per dire: avete voluto la bicicletta, mo’ correte , datevi da fare….I ragazzi non hanno ancora capito che nulla è gratis : vogliono vivere e cullarsi nel mondo degli outsider, degli eletti, ma si comportano e vivono come gli esseri ordinari, i poveri cristi.

Ma non funziona cosi : oggi negli studi, domani nel lavoro e nella professione, così nello sport e nel basket . Aspiri ad essere il numero uno? Ti devi comportare come tale 24 ore su 24, non ti puoi concedere nessuna distrazione, nessuna sbavatura, piuttosto è meglio un isterismo da perfezionista che una andatura incerta.

Under 16 élite ha perso con Cormons perché non è mai stata in campo, i ragazzi sembravano dei marziani, vaganti nel campo alla ricerca delle lucciole che – essendo pieno giorno- erano a dormire. Il vuoto pneumatico. Nessuna presunzione, nessun senso di superiorità. Può anche essere che qualcuno per conto proprio avesse pensato che – avendoli già sconfitti a casa loro e venendo dalla passeggiata trionfale con Azzurra – il gioco fosse fatto. Ma , nel caso, si sarebbe trattato solo di una illusione singola e circoscritta. L’atteggiamento della squadra – si fa per dire – in campo è stato molto più triste ed umiliante : quello del pugile suonato alle corde prima di cadere per ko.

L’avranno capita la lezione e che così non si fa ? Ora non ci giurerei, né ci scommetterei e – comunque e come sempre – a parlare saranno i fatti e solo quelli.

La storia della prima squadra a Muggia è solo simile ed è molto diversa : è la storia di chi ha pensato di aver già vinto a fine primo quarto. Si dirà: d’altronde – appena regolato Alba Cormons e terzi in classifica a 18 punti, contro gli ultimi ad 8 punti e in vantaggio di 17 a fine primo quarto, chi non avrebbe pensato così ?

Solo chi non sa o si è dimenticato cos’è “ il bello del basket “.

Qui è più dura da accettare perché – a differenza di Under16 elite – in prima squadra giocano e militano anche vecchi marpioni, esperti e scafati. Diciamo che stavolta non hanno saputo o voluto o non sono riusciti ad imporsi. Staremo a vedere domenica contro Perteole che – in questa poule – ha già riservato più di una sorpresa. Speriamo solo che – a forza di giocare sempre in cinque – la stanchezza – vinta con Kontovel ma non con Muggia – non ci tiri un brutto scherzo

La via crucis di UNDER13: non mi si chieda a che stazione siamo arrivati perché ho perso il conto . In tanti dicono che il problema non sta nei punteggi, come sempre da debacle, ma nel gioco. Non sono d’accordo, perlomeno non del tutto. Se questo può essere vero per il centello buscato da APU, che non si capisce perché faccia il nostro stesso campionato- ma stando alle indiscrezioni , non lo capiscono nemmeno loro, dirigenti , giocatori e familiari al seguito, chè non solo non si divertono ma si stanno annoiando essendo già tutto scritto. E se può essere vero per i 60puntipatiti a San Daniele , non è vero per i 60 punti incassati pure a Fagagna e per i 40 raccolti a Povoletto.. Sia chiaro senza nulla togliere a quelle due belle squadre. Il fatto è che io sono certo che se chiedi ad uno qualsiasi dei ragazzi di Under 13:

  1. quanto pesi un pallone da basket
  2. quanto sia lungo il campo
  3. quanto sia largo
  4. se sia meglio appoggiare la palla al tabellone per farla scivolare in canestro, oppure se sia preferibile tirarla con una certa energia.
  5. Se il passaggio debba essere morbido oppure saettante.
  6. Se al rimbalzo ci devi andare con una o con due mani.

Ecco io sono certo che se ai raga, una ventina , rivolgi queste ed altre simili domande ottieni pure una ventina di risposte ed una quarantina di comportamenti pratici.

Deprimente? Si e anche molto. Dobbiamo darci per vinti e gettare la spugna ?. No! Mai! Anzi meglio: eventualmente solo dopo averle provate tutte. Le abbiamo provate tutte ? No davvero. Abbiamo almeno tentato? Solo in parte.

Cosa manca e potremmo ancora fare? Se – come ho già detto altre volte e qui provato ad esemplificare con nuovi ed inediti esempi, in una casistica da manicomio- i ragazzi per i motivi più diversi- perché vengono da annate diverse, alcuni si sono avvicinati al basket tardi e male, con attitudini, talenti , deficit fisici diversi- difettano in fondamentali, a noi resta una sola cosa da fare : non ci sono scorciatoie, ciò che non si è fatto prima va fatto ora. Se necessario anche con un surplus di impegno, venendo in palestra e in palazzetto ogni giorno se serve e giova. La decisione spetta ai ragazzi e alle famiglie . Il tema è il seguente: volente diventare in tempi e condizioni fisiologici e non patologici giocatori di basket ? Dovete sapere che con questo tran tran non lo diventerete mai. Noi vogliamo che lo diventino, anche perché altrimenti, tra qualche anno non sapremmo con chi e come fare le giovanili. D’altronde , vale anche qui la regola degli studi: se arrivato a Pasqua scopri che hai un deficit forte in qualche materia, o ti ci applichi per un surplus di serate , nottate, domeniche , sabati , o vai a ripetizione. Ecco: i ragazzi di Under13 devono andare a ripetizione.