La differenza tra i due campionati
UISP MEGLIO DI FIP?
Eppure roster e livelli non sono così diversi; un breve commento sulle ultime gare, ALLENA-MENTI e tanto altro ancora.
Eccoci, dopo un lungo silenzio: non sono stati pigrizia, né perché le cose da dire più interessanti – stando al basket in senso stretto non positive hanno prevalso sulle positive. L’aggiornamento continuo dei calendari, il sommarsi alle gare già in calendario dei recuperi di quelle sospese per il covid, qualche mal di pancia di cui poi si dirà qualcosa, l’accelerazione delle scadenze del progetto ALLENA-MENTI, hanno assorbito e imposto una pausa che ora e qui colmiamo. Va riconosciuto e lo faccio con immensi piacere e riconoscenza- a maggior ragione dopo la sua sofferta e spiacevole uscita di scena anticipata- che, tra i tanti altri meriti di coach Mario, c’è quello di aver pensato – realizzata la impossibilità di iscriverci ad un campionato giovanile, l’iscrizione ad un campionato A2 UISP, che si è aggiunta a quella FIP PROM regionale.
I tesserati sono gli stessi; anche gli allenamenti si svolgono assieme; le gare– interne ed esterne, infrasettimanali e nei week end si tengono in giornate e palestre diverse;
Ciò ha consentito di svolgere quell’allenamento settimanale in più, per diverse ragioni praticamente impossibile e mai svolto da inizio stagione alla pausa di fine anno. Le convocazioni alle gare e la compilazione delle liste R si fanno all’ultimo momento in ragione degli: stato di salute, rendimento, necessità interna e in considerazione del livello degli avversari al momento. Pandemia, impegni di lavoro e di studio, condizioni fisico atletiche, sempre ma mai come in questa stagione variano di continuo.
Così a beneficiarne di più sono gli atleti che hanno l’opportunità di rotazioni e di mettersi alla prova altrimenti impossibili.
Foto allenamenti dell’11 e del 15 febbraio
Dirò un’eresia, giustificata e mitigata solo in parte dal fatto che a dirla- o meglio scriverla – è un dirigente di società, credo non mediocre e nella media e non un tecnico esperto di gioco giocato, ma che in tanti anni ne ha viste di tutti i colori e generalmente impara in fretta: non è di oggi il livellamento tendenzialmente al ribasso dei campionati. Lo vediamo da qualche anno. Da cosa dipenda è argomento troppo complesso e lungo da trattare qui, centrano il basket, le risorse economiche delle società, la concorrenza e competizione tra le discipline sportive, i costumi sociali, le crisi e il disorientamento delle generazioni più giovani e della loro difficile crescita, le famiglie disorientate, incapaci e impegnate su troppi fronti.
Non scriviamo da molto delle seguenti gare FIP e UISP:
FIP: Pozzuolo in trasferta; Tolmezzo in casa; Majano in trasferta;
UISP: Porpetto in casa, Reyer in casa, Gemona in casa, Latisana in trasferta. Ho davanti il ricordo preciso di tutte le gare, che le photogallery di Irene, in parte vi restituiscono. Capisco meglio l’eresia del confronto tra i due campionati, però se isoliamo le questioni macro, tralasciando i singoli episodi spesso fuorvianti o almeno poco significativi, il confronto regge eccome:
A. sul vantaggio consistente a metà gara – primo tempo- si dorme o lo si gestisce? Da vecchio interista so cosa erano le meline di Corso, Suarez, Facchetti e Burgnich, Picchi. Oddio non tutti i vantaggi erosi – Tolmezzo e Gemona, stiamo parlando di 20 punti, non di bruscolini!- sono eguali, un po’ hanno pesato le rotazioni deliberate della panchina , meritevoli e dalla società condivise perché orientate a dare la possibilità di gioco a tutti gli atleti- un po’ dal talento e dalle potenzialità degli avversari: un conto è Tolmezzo PROM, altra cosa è Gemona UISP. Però qui ci occupiamo e dobbiamo occuparci dei nostri roster: in entrambe i casi, riempiti nel primo tempo granaio e cassaforte, nel secondo è scattata un po’ in tutti gli atleti, la foga del colpo da teatro, della statistica. Vanità frequente e criminale, cosi si è assistito alle stravaganze più inguardabili in attacchi improbabili e temerari che regolarmente, persa o regalata la palla agli avversari hanno portato a contropiedi micidiali e umilianti;
FIP | Pozzuolo – Ideal Service Città Fiera Tarcento basket 69-63 (11/02/2022)
UISP | IdealService Città Fiera Tarcento basket – Porpetto 71-68 (14/02/2022)
B. Le condizioni di salute: i nostri atleti manifestano una soglia di sopportazione del dolore piuttosto bassa, nonostante appartengano ad una società che eccede in visite di controllo, test, prestazioni farmaceutiche, medico-sanitarie, che tuttavia vanno gestite con cervello, per cui se alla visita prenotata poi non ci si presenta, non sono lecite nemmeno le doglianze. Non è questo il punto però, il punto è che alla domanda, dopo una convalescenza – lunga o corta che sia stata, non importa- “come stai, ti senti? Il senso della domanda deve essere colto in tutti i suoi risvolti ed implicazioni. Cioè la domanda non è:” hai ancora la febbre, il raffreddore, ti fa ancora male quel muscolo, sei sereno o sei incavolato nero? “Detto più chiaramente e fuori dai denti e pertanto chi ci si riconosce è bene ci si riconosca: reggi il ritmo di Pozzuolo, Laipacco, Tolmezzo, Majano? E pertanto lo reggi senza farti anticipare dall’avversario e perdere la palla? Lo reggi senza uscire di testa per reggerlo o lo reggi solo sfogandoti con l’arbitro e mandandolo a quel paese? Non sono ammesse più risposte a metà, del tipo si sto bene ma…” oppure “ci proverò”. Queste risposte erano già segno di immaturità e fastidiose ad inizio campionato ma vicini al suo termine, quando ci si giocano i playoff e playout, non sono ammissibili. O giochi e dai il massimo con il fisico, la precisione al tiro, la concentrazione, o ti metti in malattia e stai a casa. Così almeno non fai danni;
C. I tiri a canestro e le loro percentuali: sono ormai diversi, decisamente troppi gli atleti giocatori che puntano al canestro con acrobazie da circo equestre. Qualche volta la buttano dentro. Meritati gli applausi! Spesso la palla va direttamente oltre il ferro e il canestro nemmeno lo vede. Nei casi più penosi la palla va addirittura oltre il tabellone e raggiunge gli spogliatoi. Ma santo Dio costoro ci vogliono spiegare le ragioni di sforzi fisici cosi grandi e di rischi tanto pericolosi? In che senso? Nel senso che se l’acrobazia da circo, oltre a non portarti i due punti ti spiattella contro la parete della palestra, il tacon se peggio del buso. Se ci aggiungiamo il rimanere a terra qualche minuto per commuovere l’arbitro e ottenere un improbabile fallo che ti porti ai due tiri siamo fuori dai seminati. Se infine ci aggiungi che in quella azione nel caso tu sia riuscito ad intortare l’arbitro o in altro momento, dalla lunetta non ne infili uno o solo uno su due la domanda su perché lo spreco di tante energie e su chi ti ha chiesto di farlo si fa ancora più stringente.
UISP | IdealService Città Fiera Tarcento Basket – Reyer Udine 78-57 (21/02/2022)
D. Ecco come si gettano nella turca i 20 o quanti sono punti di vantaggio maturati nel primo tempo: esibizionismo e solo esibizionismo. La panchina non centra nulla: Mea culpa solo Mea culpa va recitata
E. El Cid, se fossi il coach: riporto in vita una definizione, tratta da un celebre fil di diversi anni fa, protagonisti Sophia Loren, Charlthon, Heston, Omar Schariff, che narrava la storia del condottiero Castigliano eroicamente deceduto per difendere Castiglia dall’assalto dei saraceni ai tempi delle crociate. La avevo rispolverata quando qualche anno fa, coach Alberto Andriola ebbe un brutto incidente stradale. Un po’ in segno di buon augurio, un po’ di omaggio, nostalgico, rispolverai la mitica figura del condottiero, affiancandola a lui. La ritiro fuori per ragioni molto meno nobili, significative, ma altrettanto calzanti. Nel nostro roster c’è qualche giocatore (si dice il peccato ma non il peccatore, perlomeno non qui, ma la identificazione è gioco da nulla) che troppo spesso si sente il CID di turno e se non è in possesso della palla, la chiede con gesti talmente vistosi che sanno tanto di pretesa se non di imposizione. In molti lo chiamano effetto domino, perché costui o costoro, appena ricevuta la palla con il cavolo la passano al compagno nella posizione migliore, la tirano e di solito entra una su 5 o due su 10, che non fa differenza. Allora, senza scomodare i soliti mostri sacri di NBA, e stare in casa nostra, tu fossi Federico Bellina, Klaus Munini, Federico BUM BUM Vidani, il nick name non è casuale, potrei pure accettare ma se tu sei il povero giocatore X o Y fai solo girare le scatole. Pace se le fai girare solo a me, le fai girare pure ai compagni che le poche volte che si ritrovano la palla in mano la tirano, più per disperazione che per convinzione. Si chiama, o meglio i compagni lo chiamano effetto domino, volendo dire della cosa più ripugnante che ci sia in un gioco che per definizione è il gioco di squadra per eccellenza. Fossi il coach, giocatori cosi li farei stare 40 minuti in panchina, in alternativa non li convocherei. Ma non essendolo mi tocca guardare, soffrire imprecare;
FIP | Ideal Service Città Fiera Tarcento basket – Tolmezzo 60-63 (26/02/2022)
F. Arbitri: accordiamoci una volta per tutte su come li vogliamo, posto che non li comperi al supermercato né li puoi scegliere. Quelli ti mandano e quelli devi tenere. Da inizio stagione non c’è stata gara in cui siano mancati problemi, rimostranze, lamentele. A volte perché non hanno fischiato, altre perché avrebbero fischiato troppo. Maria Callas con i direttori di orchestra era meno pretenziosa. Diciamoci le cose come stanno: se non difendi subisci un canestro, se va bene, ma se lo fai commettendo fallo e lo fai ogni volta dopo un po’ porti subito gli avversari in bonus. Nelle ultime gare abbiamo giocato praticamente per la gara intera in bonus. Se poi ci aggiungi che deconcentrazione e nervosismo non giustificati hanno portato a Majano a collezionare un repertorio di falli tecnici umiliante e vergognoso: dai comportamenti della panchina, alle proteste offensive dei giocatori, al capitano che arrivato a gara iniziata entra subito in campo saltando piè pari il riconoscimento, alla faccia, non tanto dei gradi, ma dei decenni di onorata esperienza in tutti i campi della Regione e in tutti i campionati;
G. PER CHIUDERE: ancora una volta il basket centra e non centra, centrano anche maturità, equilibrio, responsabilità degli atleti, essere persone pensanti prima che esseri agitati e scomposti;
H. ALLENA-MENTI: il progetto non si è mai fermato, è sempre andato avanti, nelle componenti di diario alimentare test benessere ricerca storica, culturale e musicale, sperimentazioni culinarie, enogastronomiche. Solo gli eventi di massa- quelli sportivi e quelli musicali e ludici- hanno subito un rinvio causa restrizioni da covid. Ora sono tutti in recupero e in accelerazione e tutte le tappe previste sono confermate. Tra poco si porrà il problema di verificare le possibilità di confermare il progetto per la prossima stagione sportiva;
I. CABINA DI REGIA: è un termine mutuato dalla politica e dalla organizzazione di impresa. Sta a dire che, ferme restando le prerogative formali degli organi previsti dalla legge e dagli statuti- regolamenti, è avvertita la necessità di una sede plurale dove i responsabili apicali istruiscono il dibattito e le soluzioni ai problemi più rilevanti da portare poi alla discussione e approvazione degli organismi per legge deputati a deliberare. Va da sé che, per quanto plurale, la cabina di regia è composta da persone di fiducia e stimate dai vertici apicali della organizzazione. Tarcento Basket oggi è di fronte a questo bivio/ scadenza. Ed è quanto ci accingeremo a fare nei prossimi giorni.
UISP |Ideal Service Città Fiera Tarcento basket – Gemona 80-81 (28/02/2022)
UISP | Latisana – Ideal Service Città Fiera Tarcento basket 51-58 (03/03/2022)